A sua volta diventa corteggiatrice per piglio del Cavaliere di Ripafratta, il quale ha dimostrato atteggiamenti e convinzioni sprezzanti sull’universo femminile. Tutto ciò accade davanti agli occhi di Fabrizio, aiutante della protagonista alla quale era stato promesso dal padre prima di morire, che vede i “rivali” come minaccia e fonte di gelosia e sofferenza per il suo cuore.
In questo intreccio di relazioni seducenti arrivano le due commedianti che, con spirito giocoso e senza indugio, si lanciano anch’esse nel gioco della seduzione, burlandosi del marchese e del conte.
Una messinscena in cui si è stati attenti a togliere la cipria e le parrucche dei personaggi goldoniani esaltandone i vizi e le virtù. Un’estrema sintesi dell’amore non inquadrato in un contesto idilliaco nel mondo del fantastico e del meraviglioso ma gettato nella quotidianità: ambito dove si confrontano ogni giorno ancora oggi la ragione da una parte (quella del cavaliere a non innamorarsi e quella di Mirandolina per farlo innamorare) e del sentimento dall’altra (il trasporto generoso puro e sincero di Fabrizio).
Una messinscena in cui si è stati attenti a togliere la cipria e le parrucche dei personaggi goldoniani esaltandone i vizi e le virtù. Un’estrema sintesi dell’amore non inquadrato in un contesto idilliaco nel mondo del fantastico e del meraviglioso ma gettato nella quotidianità: ambito dove si confrontano ogni giorno ancora oggi la ragione da una parte (quella del cavaliere a non innamorarsi e quella di Mirandolina per farlo innamorare) e del sentimento dall’altra (il trasporto generoso puro e sincero di Fabrizio).